e se nascesse un bambino senza che i genitori abbiano fatto sesso di LUCA ANTONI
07 July 2009
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E SE NASCESSE UN BAMBINO SENZA CHE I GENITORI ABBIANO FATTO SESSO?
No,dai,questo non può avvenire (almeno non ancora)…ma in natura questo fenomeno si chiama PARTENOGENESI. In parole povere...un nuovo individuo si è sviluppato da una cellula uovo senza l’intervento della fecondazione. Ovvero una cellula uovo della femmina, invece di unirsi ad uno spermatozoo proveniente da un maschio, ha probabilmente “completato” se stessa a livello genetico, riassorbendo un “sottoprodotto” della sua stessa formazione, una piccola cellula “sorella” che, in condizioni normali, sarebbe degenerata.
Questo tipo di riproduzione è normale nelle piante e la attuano anche invertebrati. È stata riscontrata in serpenti e lucertole…ma animali più grossi la fanno?
Beh,come immaginerete la risposta è…si!
In particolare poco tempo fa (beh,in realtà era tipo Novembre del 2008) è uscito un articolo che parlava di un incredibile virgin birth (parto vergine) di uno squalo grigio all’interno del Virginia Aquarium negli Stati Uniti. La cosa non era nuova ed uno studio era già iniziato nel 2001 dopo la nascita inaspettata di uno squalo martello nell’acquario dello zoo “Henry Doorly” in Nebraska. Il “problema” era che in entrambi i casi le femmine erano state isolate per diversi anni da maschi della stessa specie e accoppiamenti con maschi di specie diverse (presenti nell’acquario) non erano state osservate. Perciò sono stati fatti degli studi a livello genetico e ne è emerso che il DNA dei rispettivi piccoli non presentava tracce di DNA paterno.
Non si sa bene quali siano i vantaggi, per animali di questo tipo, di generare figli per partenogenesi, perché in genere la riproduzione fra consanguinei origina una prole meno adatta alla sopravvivenza. Purtroppo la cosa non è potuta essere testata in questi due squaletti, perché entrambi i piccoli non sono sopravvissuti. Nel caso dello squalo martello…quando i responsabili dell’acquario si sono accorti di quello che era avvenuto…altri pesci avevano già mangiato il neonato e il DNA studiato è stato estratto da…quello che ne era rimasto. Nel secondo caso invece il piccolo è stato ritrovato nell’utero della madre che era morta per problemi durante il parto.
In ogni caso,ora che la “virgin birth” risulta essere una certezza anche per specie di squali le ricerche andranno avanti e chissà…magari un giorno scopriremo che è possibile anche per gli esseri umani (beh,speriamo di no…altrimenti noi che ci stiamo a fa?!?!)
Bibliografia:
Chapman DD, Shivji MS, Louis E, Sommer J, Fletcher H and Prodohl PA (2007). Virgin birth in a hammerhead shark. Biol. Lett. Evolutionary Biology. http://www.nova.edu/ocean/ghri/chapman_bioletters_07.pdf
Chapman DD, Firchau B and Shivji MS (2008). Parthenogenesis in a lage-bodied requiem shark, the blacktip Carcharhinus limbatus. Journal of Fish Biology 73,1473-1477.
-Luca Antoni- Laureato in Scienze per l’Ambiente ed il Territorio - indirizzo marino